Il WESAK di TORINO si svolgerà
DOMENICA 19 MAGGIO 2019
giorno del plenilunio nella costellazione del Toro…
dalle ore 15,30 alle 18 circa
Condotto (come sempre) da GIUDITTA DEMBECH
A SAN DIDERO (PICCOLO COMUNE IN VAL SUSA A 40 KM DA TORINO
presso LA SALA POLIVALENTE IN PIAZZA EUROPA –
iNGRESSO LIBERO fino ad esaurimento dei 450 posti disponibili – non è necessario effettuare prenotazioni – Verranno riservati alcuni posti esclusivamente ai gruppi – 3292108278 – 3336050232
SI RINGRAZIA LA SIG.RA BELLONE (SINDACO DI SAN DIDERO) PER AVER RESO POSSIBILE QUESTO EVENTO
Click qui per vedere un brevo video informativo, con rarissime immagini dall’Himalaya
COS’E’ IL WESAK:
Ci sono sulla terra giorni speciali, giorni in cui la divinità si piega amorevole sui suoi figli e diffonde in modo particolare la Sua Benedizione, affinché ciascuno possa ricevere la sua parte di felicità. Uno di questi giorni è il Wesak, che si celebra ogni anno nella notte del Plenilunio nella costellazione del Toro. Il Wesak è una “Festa mobile”, come la Pasqua, sia quella cristiana che quella ebraica; festa mobile è il “Ramadan” a ricordo del Corano fatto discendere sulla Terra attraverso Il Profeta.
Per presenziare al Wesak, ogni anno in primavera, da tutto il vasto continente asiatico, migliaia di pellegrini si mettono in cammino verso una valle segreta del sacro Monte Kailash, l’ombelico del Mondo: per uno dei più grandi eventi spirituali dell’anno: la grande Benedizione del Buddha.
Ormai da trent’anni, allo stesso scopo, migliaia di persone si danno appuntamento a Torino, e sono uno spettacolo bello a vedersi: giovani e anziani, bambini e adolescenti, arrivano a frotte portando dei fiori. Una volta giunti nella sala, li depongono attorno al palco, formando una cortinacolorata e vivente. Al termine della cerimonia, all’uscita verrà loro donato un fiore a caso, portato da chissà chi, un gesto di amorevole attenzione
Dopo qualche parola di benvenuto, le luci verranno abbassate e poi, dolcemente si lasceranno andare allo svolgersi della cerimonia ed alla meditazione guidata da Giuditta Dembech. Percorreranno con mente e spirito i sentieri dell’Himalaya, fino all’ altopiano del monte Kailash per ricevere la Grande Benedizione, impartita a tutti gli esseri viventi del Pianeta
La Tradizione narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell’illuminazione, divenendo così un Buddha, cioè “risvegliato”.
Dopo una vita ascetica, dedicata agli ideali di pace, amore e compassione, il Buddha muore e raggiunge la soglia del Nirvana, l’equivalente del nostro Paradiso. Sulla Soglia, la Gerarchia dei Maestri l’attende per accoglierlo; varcata questa soglia, inizierà per lui il meritato riposo. Libero dal doloroso ciclo della nascita e della morte, entrerà nella luce e nella beatitudine eterna… Ma, un attimo prima di varcare quella soglia, il Buddha si volta a guardare in basso verso il mondo dei viventi; li vede tormentati dall’infelicità dovuta alla guerra, alla fame, all’ignoranza, alla superstizione, alle malattie. Sente il grido di terrore degli animali levarsi dai macelli, dalle fruste, dalle catene. Vede la sofferenza di vegetali e minerali frantumati nel fuoco di un sacrificio senza fine e prova compassione per tutti loro. Il dolore di tutte le Creature viventi tocca il suo cuore e là, sulla soglia della beatitudine eterna, dinanzi alla Gerarchia della Luce, qualcosa come a nostra “Comunione dei Santi”, composta da tutti i grandi Saggi, Santi, Illuminati e Maestri che in ogni tempo hanno guidato l’umanità.
Sulla soglia della Liberazione , Il Buddha si ferma e formula la Grande Rinuncia: non varcherà quella soglia fino a quando l’ultimo dei viventi non l’avrà varcata prima di lui. Fino a quel momento rimarrà in vigile attesa per aiutarli e sostenerli, e tornerà ogni anno sulla Terra per portar loro la Sua amorevole benedizione…. Secondo la tradizione, il Buddha, accompagnato dai Grandi Maestri, torna una volta all’anno nella valle segreta sul Monte Kailash, per benedire indistintamente tutto ciò che vive sulla Terra, compresi i nostri fratelli minori, gli animali, ma anche i vegetali ed i minerali che ancora dormono nel cuore della terra. La benedizione si espande come un oceano di Luce su tutti i presenti, li carica di energia benefica, che diffonderanno ovunque per il mondo con la loro presenza.
Fra i suoi tanti primati, Torino ha anche quello di avere aperto le porte del Wesak al grande pubblico occidentale, mentre prima era conosciuto e celebrato da alcuni centri teosofici che si riunivano privatamente. Questo evento si è reso possibile dal 1981 grazie alla spinta evolutiva di un uomo che, in una vita semplice e schiva è stato un vero “Servitore dell’Umanità”: Antonio Amerio, sostenuto da una dolce caparbietà, capace di superare ogni ostacolo. L’incontro è aldilà di ogni barriera di credo, razza, filosofia o religione, poichè l’umanità intera è accomunata dagli stessi desideri e dalla stessa ricerca di Dio. Con qualunque nome lo chiamiamo, in qualunque lingua, Dio ascolta…
Il rituale occidentale, molto semplificato, consiste nella lettura di alcune brevi preghiere provenienti da religioni e civiltà diverse, da alcuni brani particolarmente significativi sulla pace. Ciascuno accende una candela diversa dal grande cero del Wesak, simbolo di diverse religioni, collegate ad un solo Dio.
Un momento particolarmente intenso è quando i presenti intonano a gran voce le dodici OM, è una vibrazione che risuona in modo tangibile. Il “cuore” della serata è la meditazione guidata, in cui i partecipanti visualizzano la valle del Wesak sull’Himalaya e ricevono la benedizione impartita dai Maestri all’umanità. Negli ultimi anni, è stata introdotta una speciale preghiera per i politici ed i governanti di tutto il pianeta. E’ una Invocazione allo Spirito Santo perchè porti luce, equilibrio ed Ispirazione nei loro cuori e nelle loro menti.
Al termine tutti i partecipanti, in piedi, a braccia levate, ridistribuiscono ai quattro punti cardinali le benedizioni per il Pianeta, poi si prendono per mano e all’unisono recitano il Padre Nostro, poiché Dio è Padre di tutta l’umanità, e l’umanità con nomi diversi si rivolge a Lui chiamandolo Padre.
digitando www.giudittaaudio.it
c’è la possibilità di visionare il filmato di una parte del Wesak di Torino del 2006
CAPIRE IL WESAK
E’ un evento di meditazione e preghiera. E’ una invocazione alle forze di Luce, affinché dalla mente e dal cuore di Dio, Luce e amore scendano nella mente e nel cuore degli uomini.
Eccoci pronti anche quest’anno al grande appuntamento con una delle più grandi ricorrenze spirituali, uno di quei giorni sacri in cui è importante ritrovarci, il più numerosi possibile.
Il Wesak è un’invocazione di pace ed unificazione per il benessere di tutta l’umanità, senza barriere di religione o di razza, poiché la pace è un bene comune, non ha nessun colore politico; la pace è come la luce, l’aria, l’acqua; la pace è speranza di vita, mentre la guerra è certezza di distruzione e di morte…
Dobbiamo essere presenti per invocare e diffondere quelle energie di pace, amore e buona volontà di cui abbiamo urgente bisogno.
Partecipare al Wesak significa collegarsi attraverso la meditazione per ricevere e ridistribuire la Grande Benedizione impartita all’Umanità dai Maestri. Significa attraversare in meditazione la porta dimensionale; in quei pochi, straordinari minuti, un immenso fiume di energia viene irradiato sui presenti. Sono Grandi Energie di Luce, Amore, Fratellanza, Solidarietà ed Unificazione che attraverso la meditazione si concretizzano ed espandono.
Non è un’occasione commerciale, e non appartiene a nessuna religione o credo politico. È un dono offerto ogni anno in spirito di fraternità, con cuore puro e movente disinteressato da persone che si autofinanziano per permetterne la riuscita.
Per saperne di più: G. Dembech: Conoscere il Wesak – Ed. L’Ariete
Alcune immagini dei WESAK precedenti
Il Wesak del 2012, per me è stato più difficile del solito: due fratture alle gambe e tanta difficoltà a muovermi. Ma come al solito, la volontà è stata più forte del destino. Devo ringraziare le mie meravigliose aiutanti, che con grande affetto e lavoro fisico, hanno reso possibile anche questo incontro,
2011 – con la partecipazione di Mariacristina Spinosa e per la prima volta con la collaborazione di mia figlia Jacqueline Dembech –
Alcuni momenti della bellissima serata: L’incontro ha inizio nella bella cornice di fiori e colori realizzata da Annalisa Zulli e dal gruppo di volontari
L’accensione di una candela centrale simbolo del Wesak. Ad ogni candela, accesa da una persona diversa, verrà letta una preghiera proveniente da una religione, popolo, epoca e civiltà lontani fra loro, eppure tutte simili nel rivolgersi a Dio
La lettura di una preghiera dell’ebraismo
La sig.ra Patrizia Pasta (in foto) La conosciamo da molti anni; dirige un’associazione ONLUS a cui devolviamo volentieri le cifre raccolte in sovrappiù (tolte le spese) – Le trasformerà in materiale di vitale importanza, acquistato e distribuito nei paesi del terzo mondo in cui si reca personalmente
Il tenore Gino Nitta ci ha emozionati
cantando con la sua voce di cristallo l’Ave Maria, interpretando così una importante preghiera del Cristianesimo
E in chiusura, la benedizione
per tutti i popoli della Terra, e poi il Padre Nostro, recitati da tutti ad alta voce, tenendosi per mano
2006 Palasport di TORINO – Wesak tutto al femminile
con Giuditta Dembech, Paola Harris e Rosa Tumolo
Torino 2008 – HOTEL ROYAL
Con la presenza dell’Apache Danny Many Horse, e la sua preghiera dei Nativi Americani
CAPIRE IL WESAK
E’ un evento di meditazione e preghiera. E’ una invocazione alle forze di Luce, affinché dalla mente e dal cuore di Dio, Luce e amore scendano nella mente e nel cuore degli uomini.
Eccoci pronti anche quest’anno al grande appuntamento con una delle più grandi ricorrenze spirituali, uno di quei giorni sacri in cui è importante ritrovarci, il più numerosi possibile. Il Wesak è un’invocazione di pace ed unificazione per il benessere di tutta l’umanità, senza barriere di religione o di razza, poiché la pace è un bene comune, non ha nessun colore politico; la pace è come la luce, l’aria, l’acqua; la pace è speranza di vita, mentre la guerra è certezza di distruzione e di morte…
Dobbiamo essere presenti per invocare e diffondere quelle energie di pace, amore e buona volontà di cui abbiamo urgente bisogno.
Partecipare al Wesak significa collegarsi attraverso la meditazione per ricevere e ridistribuire la Grande Benedizione impartita all’Umanità dai Maestri. Significa attraversare in meditazione la porta dimensionale; in quei pochi, straordinari minuti, un immenso fiume di energia viene irradiato sui presenti. Sono Grandi Energie di Luce, Amore, Fratellanza, Solidarietà ed Unificazione che attraverso la meditazione si concretizzano ed espandono.
Non è un’occasione commerciale, e non appartiene a nessuna religione o credo politico. È un dono offerto ogni anno in spirito di fraternità, con cuore puro e movente disinteressato da persone che si autofinanziano per permetterne la riuscita.
Per saperne di più: G. Dembech: Conoscere il Wesak – Ed. L’Ariete